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Posts Tagged ‘Opera’

THE TOWN

Genere: film

Voto: 8

Perchè: perchè Ben Affleck oltre ad essere un bel vedere ha anche talento. Ama la sua città e si vede. Magari il finale sarà scontato, ma le due ore passano che è un piacere.

Per chi: ama il thriller credibile, i film d’azione con un senso e la violenza non gratuita

Memorabile: il tatuaggio 02129 che, se qualcuno ha visto il film e come me s’è chiesto che roba è, è il codice di avviamento postale di Charlestown.

LA TRAVIATA

Genere: opera

Voto: 5

Perchè: io non so davvero una mazza di opera e sono sicura che questa deve essere difficilissima per un cantante piena com’è di assoli e duetti, ma….che nnnoooiiiaaaa! All’ultimo atto ero lì che speravo che Violetta si sbrigasse a tirar le cuoia. =.=

Per chi: ama l’opera in generale e Verdi in particolare. Dal vedere io e lui non andiamo d’accordo invece.

Memorabile: la scenografia di Hugo de Ana, essenziale ed interessante come idea, ma decisamente non funzionale all’opera. Alla fine risultava impersonale ed asettica.

I GIORNI DELLA SPOSA (Otoyomegatari)

Genere: manga

Voto: 10

Perchè: Kaoru Mori non delude mai. La sua nuova opera colpisce per l’originalità dell’ambientazione, sia fisica che storica (Asia centrale nel ‘800, un’epoca che dal vedere piace particolarmente a quest’autrice), e per lo spunto particolare, ovvero la differenza di età dei due sposi e la loro ricerca di un equilibrio.

Per chi: ama gli sliece of life, ben caratterizzati, ma soprattutto ricchi di dettagli e ben disegnati

Memorabile: le tavole con il legno intagliato *-*

SHOPPING CON JANE AUSTEN

Genere: libro

Voto: 3

Perchè: citare con aria sapiente i personaggi di Jane Austen qua e là non è sufficiente a fare un buon libro

Per chi: è proprio proprio patito della zia Jane e non riesce a farne a meno

Memorabile: la sig.na Austen che nel libro se ne va sdegnata dando le spalle alla protagonista! XD XD

I PIRATI DEI CARAIBI – OLTRE I CONFINI DEL MARE

Genere: film

Voto: 6

Perchè: carino, ma davvero irreale. E’ fondato tutto su Johnny che, per quanto bravo, alla fine risulta eccessivo.

Per chi: è fan del capitano Sparrow sempre e comunque, con buona pace della trama XD

Memorabile: ….c’era qualcosa di memorabile?

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Tutti esprimiamo almeno un desiderio l’anno prima di spegnere le candeline del compleanno. Qualcuno ne aggiunge altri: con un ciglio, in una fontana, per le stelle cadenti… e ogni tanto uno di questi desideri si avvera.

E quindi? E’ bello come avevamo sperato? Ci crogioliamo nel dorato splendore della nostra felicità oppure ci accorgiamo di avere ancora una lunga lista di altri desideri che attendono di essere esauditi?

Non desideriamo cose facili, desideriamo cose grandi, cose ambiziose, fuori portata…

Esprimiamo desideri perchè abbiamo bisogno di aiuto e abbiamo paura e sappiamo di chiedere troppo. Però continuiamo ad esprimere desideri perchè, qualche volta, si avverano…

(Grey’s Anatomy – 5×11 Wish you were here)

 

Un po’ di tempo fa, in uno dei forum che frequentavo, Liz aveva proposto di stilare una wishlist, una lista dei desideri da condividere, condividendo ovviamente anche la piccola gioia di depennare uno dei tanti desideri, gioia preziosa soprattutto a fronte dei mille desideri che si aggiungono a fonte di uno singolo esaudito!

 

All’inizio non sapevo cosa scrivere in questa lista, non tanto per mancanza di desideri, ma per la convinzione che in una wishlist ci dovessero stare solo i desideri grandi e importanti, i traguardi, quelli che ti cambiano la vita….quelli, insomma, che raramente di avverano e che, quando lo fanno, non sempre hanno la patina dorata della fiaba, ma molto più spesso scorrono via come niente fosse, come se si trattasse di un giorno e di un avvenimento normale.

 

Constatato che questo mondo manca sempre più di magia, ho capito che per evitare il suicidio era il caso di aggiungere alla mia wishlist anche piccoli desideri, cose veniali, materiali, piccole soddisfazioni. Tutte quelle cose che mi ero ripromessa di fare una volta iniziata l’università, ma che per mancanza di tempo, soldi o semplicemente per pigrizia non avevo mai fatto e che per anni ancora avrei rimandato. Fino a quest’anno, l’anno in cui ho deciso che era giunto il momento di coccolarmi, di prendermi cura di me perchè I’m not a princess and this is not a fairy tale per cui per certe cose è meglio arrangiarsi.

 

Sono quindi fiera di annunciare che quest’anno ho depennato un bel po’ di desideri. Il primo è stato assistere non ad una, ma a ben due opere liriche all’Arena di Verona: la Turandot e la Madama Butterfly di Puccini. Dall’esperienza abbiamo imparato che l’opera ci piace, ma decisamente sulle gradinate popolari e non tra gli snob delle poltrone/poltronissime dove usare una lucina per seguire il libretto è un sacrilegio che può portarvi al linciaggio nella pausa tra un atto e l’altro.

 

Il secondo desiderio depennato è stato il partecipare ad un corso di tango argentino con la metà della mela. Non sono state tutte rose e fiori e c’è da dire che abbiamo imparato entrambi di più nei momenti in cui non ballavamo assieme, ma al di là dell’oggettiva incapacità di ballare assieme è stato comunque bello avere un qualcosa da fare, da condividere, che non fosse spreparare la tavola a guardare un film.

 

Infine proprio a Natale è stato depennato l’ultimo desiderio dell’anno: assistere ad un balletto di danza classica, nello specifico allo Schiaccianoci di Tchaikovsky da parte del Balletto di Mosca. Anche l’esperienza balletto è stata superata positivamente, per cui penso che torneremo a teatro molto presto. Magari questa volta per vedere un’opera di Shakespeare e depennare così un altro desiderio…

 

 

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