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Posts Tagged ‘Ma anche no!’

Sogno un mondo dove l’educazione e la pacatezza sono tornati di moda. Sogno un mondo dove la gente preferisce il silenzio alle urla. Sogno un mondo dove esprorre le proprie idee non è sinonimo di alzare i toni. Sogno il momento in cui l’educazione verrà rivalutata.

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30 Giorni di Manga ~ Giorno 7: un manga che ti ha così schifato da stopparlo subito

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Ne ho stoppati parecchi nella mia carriera di lettrice, ma uno di quelli che proprio mi ha schifata e irritata sin dalle prime pagine è stato Taranta Ranta (ma che cazzo di nome è??) di Yoko Maki.

Questo manga non ha trama, non ha storia, non ha un’inizio nè una fine…. di fatto non ha senso. Povere, povere piante dell’Amazzonia.

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30 Giorni di Libri ~ Giorno 7: un libro che ti descrive

Finora non ho trovato nessun libro che mi descriva e, sinceramente, non saprei nemmeno cosa vorrei/sarebbe necessario leggere per poter definire un libro così.

Forse la storia della mia vita? Non è poi così originale o interessante. Magari una protagonista simile a me? Sarebbe una ragazza di poche parole e con poco tempo, sarebbe più che altro un libro con un flusso di coscienza piuttosto confusionario. Voi lo vorreste leggere? Io no.

 

Insomma, trovo la domanda particolarmente stupida. Io nei libri cerco il diverso, non a caso leggo soprattutto fantasy, non qualcosa che mi descriva.

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Prendi New Orleans che, si sa dai tempi di Anna Rice e Intervista col Vampiro, pullula di zannuti vampiri e dei loro amiconi lupi mannari.

 

Prendi il primo tizio che passa. Uno a caso, non importa. Ha una macchina nera, una camicia rossa e un amico un po’ troppo ciarlone, simpatico ma fondamentalmente imbecille (l’amico intendo, il tizio dalla camicia rossa dice si e no 2 parole).

 

Fai incontrare i due universi, magari con l’immancabile, prezioso aiuto, della fighetta bionda che in lacrime chiede l’aiuto del nostro eroe e del suo amico imbecille per trovare i brutali (e zannuti) assassini del padre.

 

Fai un film su ‘sta cosa. Già così promette di essere una boiata, ma poi scopri che il film in questione si chiama “Dylan Dog”, che c’hanno messo 10 anni a scriverlo e che si spaccia per la versione cult-movie del fumetto di Scalvi e allora il discorso diventa diverso. Questo non è solo una boiata, è un’eresia.

 

Ecco, e il mio sei tu.

 

Che voi siate e non siate fan di Dylan Dog, questo film non s’aveva da fare. Dell’Indagatore dell’Incubo ha solo il nome, tutto il resto è solo schifezza nel peggiore stile Hollywood. Niente Londra, niente Groucho, niente Morgana, niente Xarabas. Praticamene una puntata di Buffy. Con l’aggravante che, anche a dimenticarsi che si chiama Dylan Dog e a far finta che sia un film qualsiasi, rimane comuque una merda: scritto male, sceneggiatura banale, prevedibile, noiosa e slegata, dialoghi che neanche i miei nipoti di 6 e 4 anni, protagonisti espressivi come un palo della luce.

 

Fatevi un piacere: evitatelo.

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