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Posts Tagged ‘Cosmesi bioecologica’

Prima che mi passasse l’ispirazione ho deciso di inaugurare il mio primo scrub corpo fai-da-te.

In rete si trovano numerose ricette, molte delle quali richiedono però ingredienti particolari, adatte quindi a chi, nella cosmetica fai-da-te, ci naviga con più costanza. Forse un giorno ci arriverò anch’io, ma per adesso voglio proporvi solo ricette rapide, da poter fare in 2 minuti con le cose che si hanno in casa. Ecco l’esperimento di oggi.

 

Scrub corpo yogurt e miele

Ingredienti:

200g di sale grosso da cucina

1 vasetto di yogurt (il gusto che preferite, io ho usato la banana)

2 cucchiai abbondanti di miele (millefiori o acacia)

Mescolate lo yogurt e il sale ed infine aggiungete il miele.

Costo dell’operazione: 1,50€ scarso.

 

Con queste dosi mi è venuto piuttosto liquido, cosa a cui si può ovviare riducendo lo yogurt e aumentando il miele. Ad ogni modo l’essere troppo liquido rende solo un po’ più difficile l’applicazione, ma niente di più, si può usare benissimo anche così. Il risultato è abbondante e basta tranquillamente per tutto il corpo.

L’applicazione è quella classica: sulla pelle umida sotto la doccia, con movimenti circolari delicati. Io l’ho usato dopo il bagnosciuma e l’effetto è stato delizioso: pelle morbidissima e leggermente profumata. Una goduria!

 

 

Se vi rimane un po’ di fondo con la grana più sottile del sale, con la dovuta delicatezza potete applicarlo anche sul viso. In alternativa la versione per lo scrub viso si può fare con la zucchero (meglio se di canna, ma funziona bene anche con l’altro) o con il miele non trattato, che ha un aspetto granuloso, ma è un po’ più difficile da trovare o da avere in casa.

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Girovagando in questo mio scalcagnato blog, mi sono accorta che gran parte dei visitatori ci arrivano grazie ai miei post sulla cosmesi bioecologica (QUI e QUI).

Non posso che esserne felice, non tanto per la mia vanità di finta blogger, quanto perchè significa che sempre più persone si stanno informando e stanno cercando questa via: bravi! Riprendiamo quindi le fila del discorso.

 

Ci eravamo lasciati con una cura del viso 100% bio-eco e così è rimasta. Di fatto ho avuto la fortuna di trovarmi subito bene con i prodotti scelti. Ho effettivamente provato anche il detergente Erbalibera della Lush, ma continuo a preferirgli Angeli a fior di pelle, un po’ perchè a me l’odore di erba non piace, ma soprattutto per i deliziosi fiori di lavanda ^_^

 

Per la cura del corpo abbiamo guadagnato un 10%, attestandoci quindi a 90% bio-eco. Sono felice infatti di dirvi che il mio rapporto con la deliziosa crema emolliente della Bioeconatura è stato ristabilito! Purtroppo faccio sempre più fatica a trovarla visto che l’unico supermercato della città che la teneva l’ha tolta dagli scaffali >.< Unico neo rimane il deodorante, prima o poi mi deciderò a provare l’allume di rocca o qualcosa fatto in casa con qualche olio essenziale.

Dopo il primo utilizzo non ho più riacquistato il grattino Questione di peeling nonostante effettivamente funzionasse. Non ho ancora cercato un sostituto, ma con l’arrivo della bella stagione devo darmi da fare per uno scrub naturale, magari qualcosa fatto in casa con il miele o con il caffè. Mi scoccia andare in eroboristeria a comprare qualcosa appositamente, per cui cercherò qualche ricetta con ingredienti che ho già in casa Vi farò sapere!

 

Ed infine il doccia-shampoo… Dopo aver finito lo shampoo Tutti Frutti della Lush (con il quale comunque non mi sono trovata male) ho acquistato da un mio amico balsamo e shampoo della linea Naturalmente. Sarà che io sono particolarmente sensibile ai progetti che vedono l’utilizzo del PLA al posto della tradizionale plastica, sarà che questo mio amico parrucchiere me l’ha consigliato, ma sta di fatto che ho fatto finta di non vedere il prezzo e ho acquistato il tutto. Che dire, i due prodotti mi sono durati parecchio (circa 8 mesi, lavando i capelli ogni 2-3 giorni) quindi il costo è stato senza dubbio amortizzato, tuttavia mi aspettavo di meglio. Già al secondo giorno i capelli avevano un aspetto spento e appesantito, dopo 3 giorni dovevo per forza rilavarli. 

Per quanto riguarda il sapone abbiamo per un po’ usato il Fred della Lush, che ora hanno sostituito con il Dirty. Mio moroso si trova bene, ma a me quell’EDTA mi sta proprio sul culo. Vorrei tanto provare la linea BIO della H&M, ma nei negozi qui nei paraggi non ce n’è manco l’ombra. Insomma per disperazione a casa siamo ancora pieni di prodotti che non sono nè eco nè bio ç_ç La strada è ancora lunga, ma ce la possiamo fare.

 

Infine: la mia amica Valeria per Natale mi ha regalato un libriccino “Pulire al naturale”. Lei sì che è un vero genio (e alimenta le mie fisime!). Non appena avrò iniziato ad attuarlo vi dedicherò un post tutto suo.  

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Tempo fa, nel mio articolo E in principio fu la Lush, vi avevo parlato della mia recente voglia abbassare il mio impatto sul pianeta e quindi, tra le varie altre cose, di procurarmi una cosmesi che fosse il più possibile bio-ecologica e cruelty free.

Dopo 6 mesi di esperimenti e tantativi vediamo come siamo messi.

 

Cura del viso – stato avanzamento lavori 100% bio-eco.

Da sinistra troviamo: lo struccante occhi della Naturissima (INCI quasi tutto verde a parte l’ultimo componente che è arancione). Io non mi trucco molto, giusto un po’ di mascara, matita e eyeliner, e questo struccante è stato un ottimo acquisto. La confezione è da 150ml e costa circa 8€, ma ne basta davvero poco quindi mi dura esattamente come gli struccanti più comuni con un’importante differenza: gli occhi non mi bruciano più e non diventano più rossi! Prima usavo quello della Nivea o della L’Oreal ed era da morire: occhi che bruciavano e sembravo una drogata! Ci sono lamentele in rete su questo struccante, ma io personalmente mi trovo benissimo!

Quindi abbiamo il tonico della Lush Acqua di Luna, con un bell’ INCI tutto verde (il biodizionario dà anche il methylparaben come verde). Non lo uso spesso, giusto qualche volta dopo il detergente. E’ bello fresco, ha un buon profumo e mi lascia la pelle pulita che tira un po’ ma non troppo.

Seguono altri due prodotti Lush. Quello sopra è la maschera per il viso Mascherita Piperita. Non la uso molto spesso, giusto una volta alla settimana e mi trovo bene. Sgrassa la pelle, ha un buonissimo profumo di menta e, a differenza di altri utenti in rete, non ho avuto problemi nel risciacquarla nè che si seccasse nel barattolo. Prossimamente vorrei provare altre maschere fresche della Lush, ma c’è da dire che questa rimane la più economica oltre al fatto che dura di più (non è necessario tenerla in frigo). Quello sotto invece è il detergente Angeli a fior di Pelle. Questo prodotto mi ha conquistata sin da subito con i veri fiori di lavanda dentro XD Ne basta pochissimo e con un po’ di acqua tiepida deterge e fa anche da scrub! Mi trovo davvero bene, ma prima o poi proverò anche il suo fratellino, Erbalibera.

Ed infine la crema viso  purificante della BioEcoNatura. Anche qui ottimo acquisto *_* Ha un profumo delizioso, idrata, ma non unge, e si spalma molto bene.

 

Prodotti provati, ma bocciati: fumantine della Lush, assolutamente inutile. Non detergono e l’effetto effervescente svanisce subito.

 

Cura del corpo – stato avanzamento lavori 80% bio-eco

 

In verità qui non c’è molto da dire. Da mesi uso la crema per il corpo emolliente della BioEcoNatura. Mi sono sempre trovata bene, idrata sul serio, ha un buon profumo, l’effetto idratante dura. Solo in questo ultimo periodo ho un problema di allergia che non credo sia dovuto alla crema, ma tornando alla mia vecchia crema della Natural Honey il problema di allergia sia è attenuato >.< Adesso sto provando con l’unguento alla calendula e camomilla della Bergila, vediamo come va!

 

 

Questo invece è il deodorante Teodoro della Lush. Me ne avevano regalato un (super) campioncino, così ogni tanto lo uso per vedere come va. Non sono molto convinta per ora, non tanto per l’effettivo funzionamento (non puzzo, ma nemmeno profumo…), quanto per la scomodità di utilizzo: bisogna conservarlo lontano dall’umidità (sennò si sbriciola), ma nemmeno in un posto troppo secco (sennò diventa duro e irrita le ascelle), comunque quando lo si utilizza fa una polverina bianca che macchia le maglie…Purtroppo il deodorante è una nota dolente, soprattutto in vista dell’estate.

 

Prodotti stuzzicanti, ma non essenziali: grattino questione di peeling (ottimo scrub e dura un sacco, però irrita un pochino la pelle e contiene cocamide DEA), balsami per il corpo Lush Copacabana e Cantando sotto la pioggia (quest’ultimo mi piace di più del primo, ma li ho usati troppo poco per esprimere un giudizio, sarà per il prossimo post).

Prodotti provati, ma bocciati: grattino cristalli magici, più morbido del fratellino, ma ti si squaglia in mano e ha lo stesso problema di INCI.

 

Doccia e Shampoo – stato avanzamento lavori 40% bio-eco

Qui sono ancora piuttosto indietro. Per quanto riguarda il bagnoschiuma ho ancora una grossa scorta di prodotti normali da finire, ma credo che gli faremo fare il salto della quaglia. La mia dolce metà infatti ha un punto della pelle piuttosto delicato, per cui vorremmo provare con un prodotto naturale come il Mediterraneo della Lush.

Per i capelli invece è stata una sofferenza. Ho iniziato con lo shampoo per capelli grassi della BioEcoNatura, visti i risultati positivi di altri prodotti della stessa marca e visti i pareri entusiasti in rete: un disastro, un effetto rebound mai visto, due ore dopo avevo già i capelli grassissimi.  >.< Sono quindi passata allo shampoo Tutti Frutti della Lush più il balsamo shining sempre Lush. Nessuno dei due ha un INCI bellissimo e nessuno dei due è ben voluto in rete. Io li uso da pochissimo e non mi trovo male, ma voglio vedere nel lungo periodo come andrà. Altrimenti la caccia si riapre…

Prodotti stuzzicanti, ma non essenziali: gli spumanti della Lush *_* adoro mettermi il venerdì sera in vasca da bagno con uno di questi cosi spumeggianti *_* aaahhh, che relax! *_* Come farò quando non avrà più una vasca da bagno?!? ç_ç

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Ogni tanto mi prendono (strane?) fisse.

 

La prima è stata la cosiddetta “operazione legalità” ovvero l’acquisto dei miei CD preferiti in versione originale, nonostante l’evidente salasso economico e l’ancora più evidente sorpasso tecnologico (ma quanto hanno durato i CD? 10 anni?).

 

In seguito fu l’ “operazione chilometri nazionali”, ovvero l’acquisto di frutta e verdura di provenienza almeno nazionale, visto che il km zero è talvolta troppo restrittivo ^^”. Quindi sono stati bocciati i kiwi neozelandesi, le arance sudafricane, i limoni argentini, i fagiolini egiziani, le fragole greche, i pomodori olandesi, etc etc.

…come? Qualcuno ha detto globalizzazione? Ma io sono come Rhett Butler, francamente me ne infischio! Avete la più pallida idea del livello di maturazione (nullo) che vede avere un kiwi al momento della raccolta per poi poter reggere un viaggio dalla Nuova Zelanda fino a qui? E la botta di etilene che si deve sciroppare nelle celle di maturazione in Italia? E se questo non vi convincesse spero che l’inquinamento di un viaggio transoceanico sia prova sufficiente.

Sia chiaro che provenienza nazionale non vuol dire “solo prodotti di stagione”, questa fisima non me la sono ancora fatta. Aspettare i prodotti italiani però è qualcosa di simile, soprattutto per i prodotti a stagione più ridotta: ho sbavato sopra le clementine spagnole per settimane e ieri sera finalmente ho trovato le prime cassette di quelle italiane, avete idea della piccola gioia? ^_^

 

L’ultima è più recente fissa è invece l’ “operazione sai cosa ti spalmi?”. In principio a catturare la mia attenzione fu la Lush, non tanto per la naturalità del prodotti, ma piuttosto per la politica di ridotto impatto ambientale e l’assenza di test sugli animali (la cosiddetta cruelty-free).

Navigando quindi nel mare magnum dei cosmetici e dei prodotti per il corpo, grazie all’amica Liz ho scoperto che neanche in Lush è tutto oro quel che luccica. Tra biodizionario e lettura dell’INCI (International Nomenclature of Cosmetic Ingredients) ho deciso che era ora di smetterla di spalmarsi sulla faccia derivati del petrolio e cose dal nome chimico lungo 3 chilometri.

 

L’impresa è costosa e lunga, inutile nasconderlo, oltre al fatto che richiede un certo cambio di abitudini e mentalità, ma di quei prodotti che ho introdotto sin’ora sono soddisfatta. Sono una neofita non solo della biocosmesi, ma anche della cosmetica in generale per cui non ho ancora ben inquadrato quali possano essere le mie esigenze in termini di maschere, creme etc. Per adesso mi accontento del detergente Lush Angeli a Fior di Pelle, del tonico Acqua di Luna intervallati ogni tanto dalla maschera Piperita (mio moroso dice però che sembro Shrek ù.ù). Ho di recente recuperato, ma non ancora iniziato ad usare lo struccatore della Naturissima (incredibile quanti pochi siano gli struccatori bioecologici! 2 marche in croce!), la crema viso e la crema per il corpo della BioEcoNatura entrambe marche superconsigliate in tutti i forum etici in quanto 100% di origine naturale, cruelty-free, OGM free,  con estratti di agricoltura biologica, senza conservanti nè coloranti ^^ 

I prossimi passi saranno il sapone, bagnoschiuma, shampo e balsamo. Ci sarebbero anche i trucchi, ma per quelli al momento mi accontento che siano cruelty-free.

 

Alla prossima fissa 😀

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